“Crepuscolo”
Alle cinque della sera
ho provato a scegliere il tuo silenzio
ma ho scoperto la mia debolezza
incagliata nelle ossa delle mie pareti,
così ho scritto mille volte il tuo nome sul mio taccuino
fino a trovare le crepe del mio corpo
e il mio sangue secco sulle terre aride del mio petto,
poi tu all’improvviso
sei scomparsa,
nel silenzio tombale delle cattedrali
nelle mani tagliate degli operai
tra i miei lamenti sonori della notte
ho pianto
mi sono tagliato
ho smarrito la strada del giorno
e ti ho perduta,
sui gradini stolti di un ampio giardino
con le mie parole inutili di uomo semplice e taciturno,
ho visto il cielo del sud infrangersi
sulle tue labbra rosso miele
e la mia ombra cadere lungo i tuoi fianchi
mentre mi allontanavo sui margini della notte
e poi è calato solo il silenzio
fino a entrarmi nelle ossa
e sventrarmi
con i ricordi che hai lasciato sui miei libri,
ho provato a scegliere il tuo silenzio
ma ho scoperto la mia debolezza,
così mi sono fermato
all’ultima ora del giorno
e ti ho chiesto
quanti libri tu volessi
ma tu non c’eri
e io non sapevo più scrivere.
Neftali Basoalto