“Nombre”
Ti amo,
così ho corrotto il mio intero corpo,
ad accettare due parole unite al tuo nome.
Non conoscevo le ossa che ci legavano
e nemmeno le ombre che toccavo con la punta delle dita,
ma niente mi fermava
mentre inseguivo la tua assenza
e con l’inutile binomio omicida,
– ti amo –
cercavo la sagoma tridimensionale
del tuo corpo.
Amata.
Neftali Basoalto
Questi versi mi portano fuori strada…
Un ti amo un po’… sui generis
Sorriso
Mistral
Lo so, ma mi piacevano i primi tre versi! 🙂
mi ricordavano troppo la scenetta che avevo visto al bar mentre scrivevo.
Buona Giornata!
Neftali